Valle d’Aosta, la portalettere Manuela: “Durante il recapito parlo spesso la lingua patois”
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Valle d’Aosta, la portalettere Manuela: “Durante il recapito parlo spesso la lingua patois”

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Manuela è portalettere in una zona rurale della Valle d'Aosta, precisamente a Verres, dove si parla ancora l’idioma valdostano

Manuela è portalettere in una zona rurale della Valle d'Aosta, precisamente a Verres: una zona suggestiva e piena di caratteristiche uniche. Con molti dei suoi clienti parla ancora patois, la lingua comunemente impiegata dai valdostani e che ancora oggi molti parlano. “Deriva dal francese – spiega Manuela - qua lo parliamo ancora molto, è importante che si mantenga perché un fatto ti fa sentire vicino alle persone, soprattutto agli anziani. Ho usato molto il patois, soprattutto in queste zone rurali alte, per cominciare a conoscere i cittadini sul territorio: si sono accorti dalla mia intonazione di voce che potevo rispondergli, ed è stato più facile avere un contatto con loro”, continua Manuela che – nel video del TG Poste – scambia anche alcune battute con delle persone, proprio in patois.

L’amore per la natura

Poi Manuela confessa la sua passione per la terra in cui vive e lavora: “Mi piace la natura – prosegue la portalettere valdostana – quando non lavoro giro da sola in mezzo ai boschi con la mia macchina fotografica: ci sono solo montagne, piante e qualche animale. Così riesci a avere più contatto anche con te stessa, oltre che con la natura”.

Qui sopra, il video del TG Poste.