È stata di recente recapitata alla redazione del TG Poste un’originale cartolina, spedita dalla Calabria. Conteneva il toccante racconto di Ernestina, portalettere tra la comunità arbereshe di Cerzeto, in provincia di Cosenza. Gli Arbereshe, ossia gli albanesi d’Italia, rappresentano una minoranza etno-linguistica, storicamente stanziata proprio in alcune zone dell’Italia meridionale e insulare.
La posta racconta i sentimenti
Il TG Poste ha deciso di recarsi, con le proprie telecamere, nel piccolo paese della Calabria, proprio per testimoniare la bella storia della fedele portalettere di Poste Italiane: “Mia madre conserva ancora le circa 360 lettere che mio padre le ha scritto durante il servizio militare – ha esordito Ernestina nel servizio del TG Poste – e devo dire che queste lettere sono molto emozionanti: non contengono nessuno spazio bianco, tutte le parti del foglio sono interamente scritte con la penna, ricche di pensieri molto toccanti e profondi. Questa è la bellezza delle poste: raccontare i sentimenti più veri”.
Una comunità unita e antica
Ernestina, come tutta la sua famiglia, è di origini arbereshe: “Si tratta di una comunità molto antica e unita – ha precisato la postina nella sua intervista – legata insieme da una lingua e da tradizioni molto profonde, che vengono tramandate di generazione in generazione. Io lavoro in una zona di montagna, nella quale abitano molti anziani: quando arriva il postino, è come se fosse una festa. Qui la figura del portalettere è molto stimata, tanto che questi clienti ti vedono un po’ come una persona di famiglia, ti fanno assaggiare i cibi che cucinano e hanno piacere nello scambiare qualche parola, spesso confidandosi sui loro piccoli o grandi problemi”.
Il lavoro più bello del mondo
Ernestina, di carattere allegro ed espansivo, nel suo lavoro cerca sempre di dispensare un sorriso e tanta serenità, trasmettendo questa sua positività anche ai clienti più timidi o apparentemente più chiusi, senza tuttavia mai venire meno alle sue doti di serietà e professionalità: “È un lavoro che ti tiene attiva – ha concluso la portalettere – e che ti permette inoltre di essere a contatto con la natura e con le persone. Sono queste, le emozioni più belle che una persona come me potesse desiderare”.
Qui sopra, il servizio del TG Poste