Messina è la seconda provincia siciliana per assunzioni nel 2024 e l’unica ad avere già a piano l’inserimento di altre 22 risorse entro i primi mesi del 2025. Un bilancio che conferma la particolare attenzione di Poste Italiane in provincia, dove insistono oltre 200 uffici postali e dove sono state inserite anche 12 risorse per le posizioni previste dalla legge 68/99. A Messina sono 1200 i dipendenti, di cui circa 600 sono donne in piena parità di genere.
La storia di Miriam a Messina
Tra queste c’è anche Miriam, nata a Taormina ma residente a Furci Siculo, che è entrata a far parte della grande famiglia postale messinese grazie ad una posizione aperta di cui ha avuto evidenza grazie ad una notizia sulla stampa locale. “Un’assunzione che ha cambiato la mia vita”, racconta la quarantaquattrenne che dirige l’ufficio postale monoperatore di Roccafiorita. “E pensare che avevo compilato la candidatura senza alcuna aspettativa. Anzi, ad essere sincera, mettendo in preventivo che fosse una mera perdita di tempo. Purtroppo, in Sicilia, siamo abituati che il lavoro arriva solo se conosci”. Invece per lei l’assunzione è arrivata neanche dopo due mesi dalla candidatura, come un fulmine a ciel sereno. Miriam era a Siviglia con la sua famiglia, quanto è arrivata la telefonata da un numero sconosciuto “Mamma, dicono che è una chiamata di lavoro, da Poste Italiane”, le ha detto sua figlia Giorgia alla quale era stato chiesto di rispondere. Tutti hanno pensato subito fosse un call center, una delle telefonate commerciali che si ricevono quotidianamente. “Invece era davvero Poste Italiane che mi offriva un lavoro e mi chiedeva di confermare la disponibilità a lavorare anche in “mobilità”. Ho accettato subito ovviamente, senza chiedere altro. E subito dopo ho brindato con una pinta al “barrio de santa cruz”, ancora incredula”.
Al lavoro come a casa
Miriam racconta di aver dato, già durante la telefonata, piena disponibilità a qualunque tipo di impegno. In termini di orario e di luogo. Disponibilità che l’azienda ha ripagato con altrettanta fiducia. Infatti, contestualmente all’assunzione è arrivata la proposta di ricoprire il ruolo di direttrice nel piccolo gioiello storico, sospeso tra mare e montagne, incastonato sui Peloritani. “Dirigere un ufficio mono operatore è un’esperienza straordinaria. La sede è come fosse casa, tutti mi conoscono e io conosco i miei clienti uno ad uno”. Miriam fa la pendolare e si sposta, tre giorni a settimana, da Furci a Roccafiorita. Gli altri tre giorni lavora supportando gli uffici postali di Nizza, Santa Teresa e su Furci Siculo, dove risiede con tutta la famiglia. “Sono abituata a viaggiare. Dopo Taormina, città di mia madre, sono cresciuta a Messina, città di mio padre. Poi però i miei genitori hanno deciso di trasferirsi “a metà strada” e così sono cresciuta a Furci. Dove già a quindici anni ho conosciuto Giuseppe, mio marito e padre delle nostre meravigliose figlie”. Oltre Giorgia, Miriam è madre di Noemi. La “piccola” di famiglia, entusiasta dell’assunzione, ha “sventolato” la notizia ai quattro venti, già al primo giorno di scuola. “Furci conta 3mila anime, le notizie corrono, ma con mia figlia corrono sempre più veloci” - conclude Miriam sorridendo - Quando sono andata a prenderla, le maestre erano già pronte a farmi i complimenti”.