Il Conservatorio Perosi di Campobasso festeggia 50 anni con un annullo
Attualità

Il Conservatorio Perosi di Campobasso festeggia 50 anni con un annullo

di
Il timbro raffigura il logo del Perosi, distribuita anche una speciale cartolina in ricordo dei 50 anni dalla nascita del Conservatorio di Campobasso

Uno speciale annullo filatelico di Poste Italiane è stato dedicato ai 50 anni del Conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso. Il timbro raffigura il logo dell'Istituto di Alta formazione musicale del capoluogo, e una speciale cartolina in ricordo dei 50 anni dalla nascita del Conservatorio. È una delle tante iniziative realizzate in questi giorni dal “Perosi” per celebrare l'anniversario.

Le attività del Conservatorio

Il Conservatorio di Musica di Campobasso, fondato nel 1971, attualmente conta 108 professori e circa ottocento studenti italiani e stranieri. Per numero di studenti iscritti e per quantità e qualità di produzioni realizzate si colloca ai primi posti tra le analoghe Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale (A.F.A.M). Unica istituzione di Alta Cultura presente nel Molise, il “Perosi” è attivamente impegnato nel campo della formazione, della ricerca, dello sviluppo, della promozione, della produzione e dell'occupazione. Per assolvere ai suoi fini istituzionali e per venire incontro alle esigenze del territorio, il Conservatorio organizza decine di concerti, corsi di interpretazione, perfezionamento, conferenze, convegni, seminari e lezioni aggiuntive o a tema rivolte a utenza interna ed esterna, anche con la partecipazione di eminenti personalità nel campo della musica. È stato anche incaricato dal Ministero dell’Istruzione ad organizzare il corso di aggiornamento “Multimedialità e Didattica”, rivolto a docenti di Conservatorio provenienti da tutte le regioni italiane.

Le opere di monsignor Perosi

Monsignor Lorenzo Perosi, vissuto dal 1872 al 1956, al quale è intitolato il conservatorio, è stato un presbitero, compositore e direttore di coro italiano. Autore di musica sacra, noto per i suoi oratori e le sue messe polifoniche è considerato l'esponente principale del cosiddetto Movimento Ceciliano. Esordì con la cantata “In coena Domini” il cui successo gli procurò un'immediata fama e popolarità. Scrisse anche molta musica liturgica e fu autore di musica da camera, composizioni per orchestra e pagine organistiche.